Ogni anno, il 12 giugno, il mondo si unisce per celebrare la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Questa importante giornata è un’occasione per richiamare l’attenzione sull’urgente necessità di porre fine allo sfruttamento dei bambini e degli adolescenti nel mondo del lavoro. Il lavoro minorile è una violazione dei diritti umani fondamentali, privando i giovani della loro infanzia, dell’istruzione e del diritto di giocare e svilupparsi in modo sano.
La Giornata mondiale contro il lavoro minorile pone l’accento sull’importanza di proteggere i minori da forme inaccettabili di sfruttamento e di promuovere politiche e programmi che favoriscano l’eliminazione del lavoro minorile. Quest’anno, la Giornata si concentra sulla protezione sociale universale come strumento chiave per porre fine a questa piaga e creare un futuro migliore per i bambini di tutto il mondo.
Il lavoro minorile nei diritti internazionali
La salvaguardia dei diritti dei bambini e degli adolescenti è una priorità riconosciuta a livello internazionale, come evidenziato nell’articolo 32 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC). Questo articolo sottolinea il diritto fondamentale dei giovani a essere protetti da qualsiasi forma di sfruttamento economico e ad essere esentati dal compiere lavori che mettano a rischio la loro educazione, salute e sviluppo.
Al fine di garantire l’effettiva tutela di questo diritto, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha adottato la Convenzione n. 182 nel 1999. Questo importante documento sottolinea l’importanza e l’urgenza di adottare strategie mirate per eliminare le forme più gravi di lavoro minorile, senza tralasciare l’obiettivo a lungo termine di eliminare completamente ogni forma di lavoro minorile nel mondo.
Solo attraverso un impegno collettivo e una cooperazione internazionale efficace sarà possibile proteggere i diritti fondamentali dei minori e porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme, creando un mondo in cui ogni bambino possa godere pienamente della sua infanzia e avere l’opportunità di svilupparsi verso un futuro migliore.
La nascita della Giornata mondiale contro il lavoro minorile
Il 12 giugno è dedicato alla Giornata mondiale contro il lavoro minorile, focalizzata quest’anno sulla protezione sociale universale come strumento per porre fine al lavoro minorile in tutto il mondo. L’obiettivo di questa giornata è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di adottare misure per contrastare le forme inaccettabili di sfruttamento dei bambini e degli adolescenti nel mondo del lavoro.
La Celebrazione globale si svolge a seguito del termine della Quinta Conferenza internazionale sul lavoro minorile che ha avuto luogo a Durban, Sudafrica, nel mese di maggio scorso. Alla conferenza hanno partecipato governi, organizzazioni di datori di lavoro, organizzazioni di lavoratori e altri partner impegnati nella lotta contro il lavoro minorile. Durante l’evento è stato adottato l’Appello all’azione di Durban per l’eliminazione del lavoro minorile, che propone una serie di misure prioritarie e sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi per liberare il mondo dal lavoro minorile. A seguito di questo appello, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) chiede ai governi di aumentare gli investimenti nei sistemi e nei programmi di protezione sociale, nonché di garantire l’accesso universale a un’istruzione obbligatoria gratuita e di qualità.
Questo appello arriva in un momento cruciale, dato che la piaga del lavoro minorile si è intensificata negli ultimi anni. Prima dell’avvento della pandemia, circa 160 milioni di giovani e bambini (equivalenti a uno su dieci della popolazione globale di minori) erano costretti a svolgere un’attività lavorativa invece di ricevere un’educazione scolastica.
La situazione economica destabilizzata dalla pandemia, i conflitti e altre emergenze umanitarie hanno esposto un numero sempre crescente di bambini e adolescenti al rischio di essere sfruttati attraverso il lavoro. A meno che non vengano adottate misure efficaci per attenuare l’impatto di queste crisi e conflitti, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) stima che il lavoro minorile potrebbe subire un ulteriore incremento di quasi 9 milioni di persone. Questo dato è paradossale se si considera che attualmente ci sono circa 207 milioni di giovani e adulti che cercano lavoro ma faticano a trovarne.
La lotta contro il lavoro minorile è una sfida che richiede un impegno globale. È fondamentale che i governi, le organizzazioni internazionali, le imprese e la società civile collaborino per porre fine a questa grave violazione dei diritti dei bambini. La Giornata mondiale contro il lavoro minorile ci ricorda l’importanza di proteggere i bambini e gli adolescenti dallo sfruttamento lavorativo e di garantire loro un’infanzia sicura, un’istruzione di qualità e opportunità per un futuro migliore.