Il ministero della transizione ecologica ha attuato il nuovo Decreto Biometano, con lo scopo di favorire la produzione di biogas e biometano e ridurre la dipendenza dal gas estero.
Si tratta di uno degli obiettivi previsti dal PNRR e a cui sono destinati 1,7 miliardi di euro come contributo per la produzione di biometano. Si tratta di un provvedimento molto atteso soprattutto per far fronte alla crisi energetica e al caro energia dovuto al conflitto ucraino.
Ma il Decreto Biometano servirà anche a incentivare la riconversione e l’efficientamento degli impianti biogas agricoli esistenti. Vediamo tutte le novità contenute nel decreto.
Cosa prevede il nuovo decreto biometano 2022?
Il decreto, atteso da oltre cinque anni, rappresenta una misura chiave per accelerare la produzione di biogas e biometano agricolo sul piano nazionale.
Questo decreto agisce in due diverse direzioni. Da un lato favorirà la realizzazione di nuove centrali per la produzione di biometano, grazie a un contributo in conto capitale del 40% sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto per i nuovi impianti.
Dall’altro lato avrà un ruolo di primo piano nella transizione energetica, facilitando la riconversione e l’efficientamento degli impianti biogas già esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano. Il biometano sarà utilizzato sia nel settore del riscaldamento e raffrescamento industriale e residenziale, sia nei settori terziario e dei trasporti.
Così ha dichiarato Piero Gattoni, Presidente CIB (Consorzio italiano Biogas):
“E’ un risultato importante che dovrebbe dare nuovo slancio alle iniziative della filiera del biogas e del biometano agricolo. Ora attendiamo la pubblicazione del testo per avere il quadro di riferimento chiaro. E’ necessario non fermarsi. E accelerare con l’adozione dei criteri attuativi del decreto e l’apertura delle prime aste per permettere alle aziende agricole del settore di avviare gli investimenti il più velocemente possibile. La crisi energetica in atto impone un rapido cambio di passo verso un mix nazionale sempre più rinnovabile. La produzione di biometano è in questo senso un asset strategico per conseguire questo ambizioso obiettivo nel minor tempo possibile. Contribuendo alla sicurezza energetica del Paese. Auspichiamo che il decreto venga pubblicato al più presto in Gazzetta ufficiale per poter sbloccare l’avvio delle prime procedure”.
Come andranno richiesti gli incentivi?
Per elargire gli incentivi previsti dal decreto biometano ci si baserà su un sistema di aste pubbliche competitive al ribasso sulle tariffe incentivanti che si svolgeranno dalla fine del 2022 al 2024 e comunque fino all’esaurimento delle relative disponibilità economiche del PNRR. Dal momento che il decreto non è ancora stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale, si stima che le prime procedure verranno inoltrate sul finire del 2022.
Il decreto sarà dunque utile non soltanto per dare una spinta alla decarbonizzazione, ma anche per ridurre la dipendenza dal gas estero e puntare maggiormente sull’autoproduzione, incentivando la ricerca e lo sviluppo del settore.